Lo spietato | The Culture
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Lo spietato

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Intervista a Renato De Maria e Riccardo Scamarcio

Per Renato De Maria “Lo spietato” è come una prosecuzione ideale dell’attività svolta per il suo doc Luce “Italian Gangsters”. Sempre accompagnato dalla sua antica passione cinematografica per le crime stories, ancora infatti un grande lavoro di ricerca, ora negli archivi delle maison Versace e Armani, presso i collezionisti d’abiti anni 70 e 80 e quelli d’auto d’epoca, lo studio di centinaia di videoclip di allora. Tutto per rappresentare la Milano da bere dei tempi d’oro, quelli della moda, dei guadagni facili, della disco music. In questo ambiente ben ricostruito con attenzione, gli ingredienti indispensabili di una storia di mala: gli affari illeciti, i morti, il gangster (Riccardo Scamarcio), la moglie (Sara Serraiocco), l’amante (Maria-Ange Casta). Liberamente ispirato al libro “Manager Calibro 9” di Pietro Colaprico e Luca Fazzo e a fatti e personaggi reali, dopo tre anni di lavoro sulla sceneggiatura, attenuando l’aspetto cronachistico a favore del tono comedy, ecco quindi “Lo spietato”. Uscita evento al cinema l’8-9-10 aprile con Nexo, dal 19 sulla piattaforma Netflix.

 

Ho avuto modo di studiare molti film del poliziottesco italiano degli ’70 per portare a me tutto quel linguaggio e fare di questa sceneggiatura una reinvenzione di quel genere.

– Renato De Maria