I migliori biopic del decennio 2010-2019 | The Culture
1993
post-template-default,single,single-post,postid-1993,single-format-standard,customer-area-active,ajax_fade,page_not_loaded,,qode-title-hidden,qode_grid_1300,qode-theme-ver-17.2,qode-theme-bridge,disabled_footer_bottom,wpb-js-composer js-comp-ver-5.6,vc_responsive

I migliori biopic del decennio 2010-2019

 

 

di MARGHERITA BORDINO

“Cura le tue parole che diventeranno le tue azioni. Cura le tue azioni che diventeranno le tue abitudini. Cura le tue abitudini che diventeranno il tuo carattere. Cura il tuo carattere che diventerà il tuo destino. Quello che pensiamo diventiamo.Io penso di godere di un’ottima salute!”. È così che recita Meryl Streep in “The Iron Lady”, il biopic sull’ex primo ministro britannico Margaret Thatcher. Si, il biopic. Quel genere cinematografico che nel decennio 2010-2019 ha dato il meglio di sé. Quel filone che attraverso la finzione cerca di ricostruire il massimo della realtà di un personaggio che nel bene o nel male ha segnato la storia della propria famiglia, della società o del mondo intero. Una breve lista dei migliori biopic di questi anni.

THE IRON LADY
Film diretto da Phyllida Lloyd sulla vita di Margaret Thatcher, soprannominata la Lady di Ferro, e prima donna ad essere stata primo ministro britannico. Una delle migliori interpretazioni della divina Meryl Streep per la quale l’Oscar è stato d’obbligo. Il film racconta la vita dell’ex premio ministro sin dalla sua infanzia, raccontando la carriera politica ed in particolare i 17 giorni antecedenti alla guerra delle Falkland. Ritratto di una donna forte e complicata.

IL DISCORSO DEL RE
Il “Discorso del Re” è un film diretto da Tom Hopper con Colin Firth e Geoffrey Rush come protagonisti, che interpretano rispettivamente il re Giorgio VI e Lionel Logue, il suo logopedista. Un film in cui non si parla del ruolo di potere ma dell’uomo fragile che si trova a ricoprire la massima carica. Si racconta una storia meno conosciuta, ovvero il problema di balbuzie di re Giorgio VI e del logopedista che lo aiutò a fare quel discorso che annunciò la dichiarazione di guerra alla Germania e, quindi, l’ingresso del Regno Unito nella Seconda Guerra Mondiale.

JACKIE
Dietro la macchina da presa c’è un talentuoso giovane regista, Pablo Larrain, in quella che è la storia della First Lady Jacqueline Kennedy, interpretata da Natalie Portman. La storia viene narrata da Jacqueline, nella famosa intervista che rilasciò a Life, dopo l’assassinio di suo marito, John F. Kennedy, nel 1963 a Dallas. Assistiamo al racconto della vita dell’ex First Lady attraverso un taglio intimista e quasi nascosto su quello che successe alla donna dopo la morte del marito, dall’attentato alla dinamica del lutto, non dimenticando di essere rappresentate degli Stati Uniti.

L’ORA PIÙ BUIA
Il film su Winston Churchill è stato diretto dal regista Joe Wright ed interpretato da un irriconoscibile Gary Oldman, che ha vinto il suo primo premio Oscar, come miglior attore protagonista.
Siamo nel 1940 quando, dopo le dimissioni di Chamberlain, entra in gioco Churchill prendendo le redini del Paese in un momento estremamente complicato politicamente: è l’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Oldman fa un lavoro certosino nel rappresentare tutte le movenze di Churchill. Un ruolo dettagliato in tutto e per tutto.

ROCKETMAN
Diretto da Dexter Fletcher, il film racconta la storia di Elton John, interpretato da Taron Egerton. Si ripercorre la vita dell’artista dagli albori della Royal Academy of Music, in cui era un timido e talentuoso pianista, fino agli anni ottanta, momento di massimo splendore della sua carriera. Il film lavora molto di flashback, partendo dal momento in cui Elton fa parte del gruppo di recupero nella rehab in cui si ricovera nel 1983 per abuso di alcol e droga. Da bambino spensierato a ragazzo turbato e introverso a causa della separazione dei genitori, scopre il talento per la musica e in particolare per il pianoforte, grazie al quale frequenta la Royal Academy of Music. Fonda la band Bluesology e inizia ad esibirsi nei locali di Londra, finché un giorno, colpito da un gruppo di musica soul, cambia il suo nome in Elton John. Taron Egerton, una garanzia assoluta.

 

I migliori biopic del decennio 2010-2019.