Che piacere essere Cate Blanchett! | The Culture
2001
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Che piacere essere Cate Blanchett!

di MARGHERITA BORDINO e KAREN DI PAOLA

“Ogni anno attendo la selezione di Venezia che ogni anno risulta sorprendente e notevole. Venezia è uno dei festival di cinema più suggestivi al mondo: una celebrazione di quel mezzo provocatorio e stimolante che è il cinema in tutte le sue forme. È un privilegio e un piacere essere quest’anno presidente di giuria”. Sofisticata, elegante, eterea Cate Blanchett è la Presidente di Giuria della 77esima Mostra del Cinema di Venezia. Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra, commenta con queste parole la bellissima notizia: “Non è soltanto un’icona del cinema contemporaneo corteggiata dai più grandi registi dell’ultimo ventennio e adorata dagli spettatori di ogni tipo. Il suo impegno in ambito artistico, umanitario e a sostegno dell’ambiente, oltre che in difesa dell’emancipazione femminile in un’industria del cinema che deve ancora confrontarsi pienamente con i pregiudizi maschilisti, ne fanno una figura di riferimento per l’intera società. Il suo immenso talento d’attrice, unitamente a un’intelligenza unica e alla sincera passione per il cinema sono le doti ideali per un presidente di giuria. Sarà un enorme piacere ritrovarla in questa nuova veste a Venezia, dopo averla applaudita come magnifica interprete dei film “Elizabeth” di Shekhar Kapur e “I’m not there” di Todd Haynes, che le valse la Coppa Volpi come miglior attrice nel 2007”.

CHE PIACERE ESSERE CATE BLANCHETT!
Bionda, occhi azzurri, un portamento di “un’altro mondo”. A soli 10 anni perde il padre e combatte il dolore chiudendosi nel mondo della danza e della musica, con precisione lo studio del pianoforte. È nel collegio metodista che frequenta da adolescente che inizia a studiare recitazione. Dall’Australia, terra natia, vola via giovanissima verso l’Europa. Costretta a lasciare l’Inghilterra per un visto scaduto, si ritrova temporaneamente in Egitto. Qui, nell’albergo dove alloggia stanno girando un film sul pugilato e la giovane Cate partecipa come comparsa. Questa esperienza minima si rivela assai illuminante per lei tanto da appassionarsi definitivamente alla settima arte. Frequenta così il National Institute of Dramatic Art, concentrando i suoi studi sia sulle belle arti sia sull’economia. La Cate Blanchett che oggi tutti noi ammiriamo non è solo un’attrice affermata, ma anche una intelligente produttrice.

È il 2005 quando con “The Aviator” di Martin Scorsese Cate Blanchett entra nel cuore di tutti, critici e spettatori. Un film che le permette di ricevere il primo Premio Oscar della sua carriera come Migliore Attrice non protagonista. Già nel 1999 ha sfiorato la possibilità di aggiudicarsi l’ambita statuetta d’oro con “Elisabeth”, che non è il suo primo film ma forse il vero momento della sua consacrazione con il grande pubblico. Poco più tardi viene chiamata per “Il talento di Mr. Ripley” e nel 2000 indossa i panni della dolce sensitiva in “The Gift”. Con un percorso ormai avviato alle spalle, Cate Blanchett inizia ad essere richiesta e contesa, cosa che accade con la trilogia de “Il Signore degli Anelli” e con “Heaven”. Successivamente interpreta una giornalista in “Veronica Guerin – Il prezzo del coraggio”, turista americana in Marocco in “Babel”, professoressa perseguitata di “Diario di uno Scandalo”, oltre che in tantissimi altri ruoli.

Il 2007 è un anno cruciale per Cate Blanchett, in quanto torna nei panni della regina Elisabetta in “The Golden Age”. Nello stesso periodo è impegnata sul set di “The Curious Case of Benjamin Button” e prende parte al nuovo episodio della saga Indiana Jones, “Indiana Jones e il regno di cristallo”. Seguono altri lavori come “Ponyo sulla scogliera”, “Robin Hood”, “Lo Hobbit”. Il 2013 è l’altro anno fondamentale: veste i panni di Jasmine/Jeanette, protagonista in crisi del film di Woody Allen “Blue Jasmine”. Un ulteriore trionfo che le regala un Golden Globe come Miglior attrice protagonista in un film drammatico e il premio Oscar 2014 come Miglior attrice protagonista. “The Monuments Men”, “Dragon Trainer 2”, “Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate”, “Cenerentola” sono altri titoli che la vedono coinvolta e in primo piano. Ma con “Carol” lascia veramente in segno, film pluricandidato che la vede protagonista insieme a Rooney Mara.

Il nome di Cate Blanchett e il suo volto brillano ancora negli ultimi anni con tantissimi film come “Truth – Il prezzo della verità”, “Voyage of Time: Life’s Journey”, “Thor: Ragnarok”, “Song to Song”, “Il mistero della casa del tempo”, “Ocean’s8”, “Che fine ha fatto Bernardette?”. Nel 2020 attendiamo di vederla in “Mrs. America” e nel 2021 in “Nightmare Alley”.

 

Presidente di Giuria Venezia 77.

– Cate Blanchett