Conversazioni con Giorgio Barberio Corsetti, Francesca Corona.
Il Teatro di Roma riparte nel solco del suo progetto triennale, ideato da Giorgio Barberio Corsetti e coadiuvato per il Teatro India da Francesca Corona, stella polare un forte legame con la comunità con apertura, presenza e coinvolgimento del pubblico attraverso gli Atelier, la Scuola Serale, i Talk, le Call. Il claim della stagione 20-21 è “Cantiere dell’immaginazione”, inteso proprio come radicarsi sempre più nella realtà della sua città, nelle sue complessità, criticità, contraddizioni. La prima pietra del Cantiere era stata posta in estate da Corsetti a Tor Tre Teste con “Cantiere Amleto”, che percorrendo periferie e territori secondo i Teatri in Comune giungerà ad aprile nel cuore della città all’Argentina con “Amleto, o la gioventù usurpata”.
La stagione è concepita in due parti: nella prima produzioni e coproduzioni, dai classici ad espressioni sperimentali; nella seconda recuperi di spettacoli sospesi causa Covid, produzioni e ospitalità anche internazionali. In particolare il Teatro Argentina apre il 7 ottobre con “Là”, in corealizzazione con Romaeuropa Festival, il primo spettacolo di prosa è “Uomo senza meta” di Giacomo Bisordi dal 17 ottobre. A seguire “La metamorfosi” di Kafka adattata e diretta da Giorgio Barberio Corsetti, a dicembre un doppio Massimo Popolizio, prima con il ritorno del suo grande successo “Furore”, poi con la lettura dei Sonetti erotici e filosofici del Belli. Il 2021 si apre all’insegna della “regia d’autore”, Emma Dante e Roberto Andò rispettivamente con “Misericordia” e “Piazza degli eroi”. L’opera-performance “Sun & Sea”, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia, chiude a giugno. La platea trasformata in spiaggia, gli attori-bagnanti si lasciano osservare dal pubblico. Il Teatro India apre con l’artista residente Fabio Condemi con “La filosofia nel boudoir” di de Sade dal 1 ottobre. Unitamente a questa, in cartellone le altre compagnie di Oceano Indiano: DOM-, Industria Indipendente, mk, Muta Imago. Nella seconda parte, tra le diverse proposte, un doppio appuntamento con Enzo Moscato, Mario Martone dirige Donatella Finocchiaro in “Il filo di mezzogiorno”, sino alla stagione estiva all’aperto compresa la riapertura dell’arena cinema.
Il Teatro Valle continua ad ospitare mostre, in preparazione quella su Luca Ronconi.